martedì 23 febbraio 2010

Sanremo: Il Popolo della TV continua a decidere su tutto

DI MARCO CANESTRARI

morgan

Un successone per l'ultima edizione del Festival di Sanremo.Più di 15 milioni di persone davanti allo schermo per la finale vinta ancora una volta da un pupillo di Maria De Filippi

Il trio "patriottico", con la loro contestatissima ‘Italia amore mio’ ha diviso a metà il pubblico fra appassionati e disgustati. All'annuncio degli esclusi, nella sala dell'Ariston ha risuonato una melodia di fischi e addirittura, primo caso nella storia del Festival, anche l’orchestra si è scomposta lanciando sul palco gli spartiti accartocciati. Il pubblico gridava: “Vergogna, venduti”. Nel delirio Antonella cantava le “tagliatelle di nonna Pina” e gridava: “Eddy ti amo”. Un gran finale insomma con una Lorella Cuccarini, “come non l’avete mai vista”  e gli undici giovanissimi cantanti di “Ti lascio una Canzone”, che ormai si sa, a Sanremo sono di casa. Morgan shock, Morgan si, Morgan no…

...e come ormai di prassi, tutta l'Italia a parlare di questo argomento. Sempre più aspetti della vita collettiva del nostro paese sono governati dalle dinamiche di massa più istintive e superficiali, quelle cioè più facilmente manipolabili dall'alto. La popolazione figlia del "televoto" va perdendo la visione d'insieme dei problemi collettivi e la facoltà di proporre autonomamente iniziative coordinate su scala nazionale. Si abitua con preoccupante noncuranza ad avere sempre meno peso decisionale sull'andamento del paese. Si fa forte di avere delle solide idee personali e le difende reagendo con aggressività, entusiasmo o rabbia, contenta di farsi battaglia sui temi (spesso inutili allo sviluppo etico e civile del paese) suggeriti dagli interessi di chi può controllare i media.
  
Insomma, un Successone per chi? Chi è che ci guadagna dalle Polemiche? Vince soldi il cittadino che ha ragione? No di certo! Come al casinò, noi giochiamo ma vince sempre il banco. Soddisfattissimi i vertici della Rai, dovrebbero ringraziare di ogni euro guadagnato il pubblico che contribuisce uniformemente ad accrescere il successo economico e politico di chi controlla i media. ...e non parliamo della soddisfazione dei vertici Mediaset, le cui coltivazioni continuano a produrre frutti generosi per ogni gusto.

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