venerdì 4 febbraio 2011

Fare Presto, Fare in Fretta

DI DANIELE SEGRETI

veloce

Si erge con sempre maggior incisività a simbolo dell’attuale società, la consuetudine di eseguire ogni sorta di attività con un’estrema frenesia. Le radici di tale comportamento, si possono rintracciare nella smania neo-economista di essere sempre più rapidi, efficienti, furbi e spregiudicati.

Si corre dalla mattina alla sera, tenendo ritmi impressionanti, suddividendo la giornata in mini-blitz temporali da dedicare a questa o quell’attività. Il risultato di tutta questa fast-life è sotto i nostri occhi: persone stressate a più non posso, nervi a fior di pelle e reazioni spropositate ad ogni minimo impedimento. A tutto ciò si aggiunge la sempre maggiore velocità richiesta sul lavoro, dettata dall’onnipresente crisi attuale, per eseguire compiti più articolati con risorse umane man mano più scarse. Analizzando nel dettaglio questa nuova moda extra rapida, salta immediatamente agli occhi la devastante portata di questo fenomeno sociale, talmente ampia da includere anche la sfera dell’alimentazione con l’estremamente deleteria pratica del fast food. Per limitare questa pessima deriva data dalla "vita veloce", è un buon inizio prendere coscienza che non è assolutamente una detrazione o una colpa eseguire i propri lavori con calma e perizia, siano essi manuali o mentali. In secondo luogo dobbiamo ricominciare ad assaporare il gusto di eseguire le nostre attività con calma: sorseggiare un thè, ascoltare un amico parlare o ammirare un meraviglioso tramonto. Pian piano ci accorgeremo che affrontando così le giornate, la nostra psiche diverrà sempre più calma e lucida e maggiormente inclini a sopportare qualche piccola disavventura. Con una visione slow-life, non avremo più la sensazione di essere cavalli da corsa con i paraocchi, ma esseri consapevoli della bellezza naturale che ci avvolge.

"Il tempo libero che si presenta inaspettatamente sarà sprecato" - Arthur Bloc

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