lunedì 30 agosto 2010

La Dignità di una Persona è Indipendente dal Proprio Reddito

DI FSROMAIT

reddito

La dignità di una persona è indipendente dal proprio reddito. Questa affermazione sembra quasi un’ovvietà ma, quanti di noi e quante volte, hanno ascoltato o avvertito, in modo più o meno manifesto, parametrizzare il valore delle persone al loro reddito, o al denaro e ai beni che posseggono, o alla loro remunerazione che avevano concordato o che sono riusciti a ottenere.

Per molti di noi, consciamente o inconsciamente, il denaro è stato il valore principale, se non l’unico, su cui abbiamo fondato la dignità di una persona, di una collettività, di medie o grandi organizzazioni. Viceversa si potrebbe e, siamo persuasi, si dovrebbe iniziare a pensare che il valore è rappresentato dall’attività in sé che una persona o una collettività sa svolgere e non dai suoi obiettivi economici, soprattutto quando questi sono raggiunti attraverso accordi di clan o favoritismi, gonfiando e modificando a regola d’arte la natura dell’attività stessa con operazioni commerciali e di marketing. Pertanto si deve credere nelle attività umane, che siano pratiche o astratte, umanistiche o scientifiche, tecnologiche o artistiche, di lavoro o ludiche ma soprattutto condotte con trasparenza e rivolte all'umanità tutta. In una società sana, i rapporti economici dovrebbero rappresentare unicamente il tramite, ovvero la moneta di scambio per le necessarie attività che rappresentano il fine mentre i rapporti economici il mezzo. Viceversa, storicamente, è avvenuto e siamo stati educati al contrario. Ma ciò non è una legge di natura, bensì solamente un’eredità culturale, un'abitudine.

E’ pertanto ora di iniziare a invertire il protocollo, riportandolo in un’ottica idonea affinché le persone del pianeta possano vivere degnamente senza l'assillo di lucrare obbligatoriamente. Le attività che una persona effettua sono superiori al denaro percepito. Questo è un paradigma che i governi degli stati, sensibilizzati dalle proprie opinioni pubbliche, dovrebbero progressivamente introdurre nei propri programmi, congiuntamente a una revisione del sistema monetario planetario. Credere in ciò, che può apparire un’utopia, è credere nella vita.

“Raffaele è contento, non si è mai laureato, ma ha studiato e guarisce la gente; e mi dice stai attento, ti fanno fuori dal gioco, se non hai niente da offrire al mercato” - recitava Edoardo Bennato nella sua “Venderò”; ammonimento del passato da prendere come insegnamento per il futuro di ognuno.

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